Secondo un’analisi de “Il Sole 24 Ore”, il 2025 si sta chiudendo con segnali di consolidamento per il mercato immobiliare italiano. Dopo un biennio di incertezza, il settore ha ritrovato una certa stabilità, grazie a una combinazione di fattori fiscali, creditizi e demografici. Ma è il 2026 a promettere un’accelerazione significativa, con previsioni di crescita sia sul fronte delle compravendite che dei valori immobiliari. Analisi recenti e dati indicano che chi investe oggi trova concrete opportunità, soprattutto nelle principali città come Milano, Roma Napoli e Palermo, e in segmenti immobiliari strategici.

Durante il 2025, il mercato si è stabilizzato dopo anni di incertezza, con compravendite che sono aumentate dell’8,1% su base annua nel secondo trimestre. Questa crescita è sostenuta da:

– Agevolazioni fiscali, utilizzate nel 72,5% delle transazioni sulla prima casa, soprattutto in città come Milano, Genova e Roma. 

– Maggiore accesso al credito con mutui più bassi e tassi fissi; il 45,9% degli acquisti è supportato da prestiti ipotecari. 

– Crescente interesse per immobili efficienti energeticamente e case da ristrutturare, grazie ai bonus edilizi ancora attivi. 

I prezzi immobiliari hanno mostrato variazioni contenute ma stabili: +3,8% a Roma, +3,2% a Palermo e una leggera flessione a Milano (-1,3%). La domanda rimane selettiva, con attenzione ai budget.

 Il 2026: boom previsto nel mercato immobiliare italiano con opportunità di investimento

Le previsioni segnalano per il 2026 un aumento dell’8,4% nel fatturato immobiliare e oltre 800.000 compravendite. I prezzi medi sono stimati in crescita del 4,2%, con Milano e Roma ancora protagoniste.

Il mercato immobiliare italiano si appresta a una fase di rilancio importante, con il 2026 che promette un vero boom dopo la stabilizzazione del 2025. Strategie mirate di investimento e gestione professionale saranno la chiave del successo per proprietari e operatori. Questa combinazione suggerisce che chi vuole investire o affittare immobili nel 2026 deve valutare attentamente l’impatto della nuova tassazione e scegliere formule di locazione più vantaggiose, come gli affitti di medio-lungo termine, per ottimizzare i rendimenti nel contesto del mercato in evoluzione.