Per tuo figlio è arrivato il momento di iscriversi all’università e per te quello di scegliere con lui la sua nuova casa? Quella dello studente fuori sede può non essere una vita facile, fatta di lezioni da seguire, di esami da preparare e di tutte le incombenze quotidiane che deve affrontare chi vive da solo, lontano dalla propria famiglia.
Ecco perché vale la pena muoversi in maniera oculata per trovare un alloggio comodo, funzionale e non troppo dispendioso. Perché l’iter universitario ha dei tempi piuttosto lunghi che si traducono in costi da sostenere, quindi va scelto in base alle necessità di tuo figlio, ma anche alle possibilità delle tue tasche.
Qual è la soluzione abitativa più adatta? Vediamole insieme, cercando di conciliare le aspettative di una giovane matricola con quelle di un genitore alle prese con il suo primo trasloco.
Le città universitarie italiane offrono molti alloggi per studenti e c’è un’ampia possibilità di trovare la soluzione più funzionale, sia in termini di comodità e vivibilità, sia in termini di costi mensili. Tolti i convitti e le residenze gestite da religiosi – che hanno regole di convivenza e di orari da rispettare – la scelta cade prevalentemente sugli alloggi offerti in locazione dai privati.
Si tratta di appartamenti da condividere con altri studenti e di monolocali, e si preferiscono gli uni o gli altri in base alle proprie possibilità economiche e a quanto si è disposti a vivere con persone sconosciute.
Il monolocale, a parità di zona e dello stato dell’abitazione, è sicuramente più costoso di una stanza singola. Tieni quindi presente che affittarne uno per tuo figlio avrà spese piuttosto alte da sostenere, sia per il canone d’affitto che per i consumi, totalmente a carico tuo.
L’appartamento condiviso ha dei costi che possono oscillare molto in base a cosa si sceglie: stanza singola, doppia o tripla. La più cara è ovviamente la camera singola e se tuo figlio non ha un amico con cui condividerla resta quella più indicata. Le altre soluzioni sono più economiche, ma vanno considerate solo se ci si adatta alla presenza di un’altra persona e se si studia fuori casa.
Verifica le norme per l’abitabilità
Mettiamo il caso che dopo un bel po’ di ricerche tu abbia trovato una casa in una zona vicina alla sede universitaria di tuo figlio e a un prezzo interessante. Prima di prenderla devi assicurarti che sia abitabile, cioè in regola con i criteri che la legge stabilisce per la sicurezza dei suoi inquilini. E quindi di tuo figlio.
Per stare tranquillo accertati:
- Che gli impianti elettrici non siano esterni e che siano dotati di salvavita
- Che la caldaia sia installata all’esterno o, se all’interno, che si trovi in un locale ben areato
Che ci sia un buon rapporto tra le finestre o i balconi e le dimensioni della casa o della stanza, perché non manchino luce e aria. La scelta della casa dove tuo figlio andrà ad abitare non è diversa da quella di qualsiasi altra abitazione. Prevede dei tempi di trasloco con i relativi costi e deve anche garantire la tranquillità e la stabilità necessaria perché tuo figlio possa dedicarsi in pace allo studio.
Per evitare, quindi, di cambiarla dopo poco tempo sconvolgendo le sue attività universitarie, muoviti con netto anticipo sull’inizio dei corsi e fai tutte le verifiche che servono.Il consiglio, in questo caso, è iniziare a sondare il terreno degli alloggi all’inizio di luglio, così puoi avere il tempo per visionare le case, per confrontarne i rispettivi pro e contro e per poter decidere quella con il miglior rapporto prezzo/qualità.
Dove per qualità si intende tutta la serie di fattori che ho già descritto, non ultimi la vicinanza alla sede universitaria, l’esistenza in zona di trasporti efficienti, di biblioteche e di tutti quei servizi che saranno essenziali alla permanenza di tuo figlio in una città inizialmente sconosciuta. La presenza di supermercati, farmacie, palestre o altri luoghi di svago è essenziale, perché facilitano la vita di una matricola e le permettono di risparmiare tempo prezioso da dedicare allo studio.